Le onde d’urto: cosa sono, a cosa servono, effetti e controindicazioni

Le onde d’urto sono onde acustiche, impercettibili, ad alta intensità. Sono irradiate da un’apposita sonda e si propagano tramite la superficie della pelle.

L’aumento dell’attività metabolica nei pressi della zona-bersaglio porta il corpo a stimolare e ad accelerare il processo di guarigione.

Le onde d’urto non vanno confuse con gli ultrasuoni, altra metodica utilizzata in terapia e in ecografia a scopo diagnostico. Rispetto alle onde ultrasuono, le onde d’urto posseggono una morfologia differente, e soprattutto hanno una quantità di energia molto maggiore, fino a mille volte superiore.

La terapia con onde d’urto è semplice, non invasiva per il paziente, poco costosa e vanta una notevole efficacia se adoperata adeguatamente.

Può essere ripetuta più volte, in più ha il vantaggio di poter essere utilizzata da sola o in combinazione con altre terapie, sotto la supervisione del professionista medico.

A cosa servono le onde d’urto

Le onde d’urto possono essere utilizzate sia per patologie in fase acuta, risalenti a pochi giorni o settimane, sia per patologie che si trascinano da tempo.

La comparsa delle onde d’urto nel mondo medico risale ai primi anni ’80.

In principio sono state utilizzate nell’ambito della cura delle patologie litiasiche (calcolosi) delle vie urinarie, caratterizzandosi come alternativa non invasiva all’intervento chirurgico. Lo scopo è distruggere i calcoli senza danneggiare i tessuti vicini.

Nel giro di qualche anno, però, le onde d’urto cominciano ad essere impiegate nel trattamento di patologie nel campo ortopedico e per malattie relative ai tessuti (sia ossei sia molli).

Negli ultimi anni le onde d’urto hanno trovato un sempre maggiore impiego in ambito di fisioterapia, medicina nello sport e nella cura di lesioni dermatologiche. La terapia è indicata per il trattamento di tutte le forme di tendinopatie, nonché in caso di borsiti, spina calcaneare e fasciti plantari. 

Trova inoltre uso nel trattamento di stiramenti muscolari, contratture, pubalgie, ferite, ulcere e ustioni. I notevoli risultati ottenuti hanno mobilitato l’interesse verso questo metodica, spingendo sempre più medici e persone a rivolgersi a essa.

Oltre a favorire la “riparazione” delle aree danneggiate, la terapia allevia il dolore migliorando la qualità della vita del paziente e riducendo la necessità di farmaci.

Come funzionano le onde d’urto

Le onde d’urto stimolano i processi biologici di guarigione, accelerando il metabolismo e aumentando l’irrogazione del flusso sanguigno. Ciò si verifica attraverso un duplice effetto:

  1. effetto diretto sulla zona di applicazione;
  2. effetto indiretto, ovvero il fenomeno della cavitazione con formazione di microbolle: l’utilizzo delle onde d’urto provoca la formazione di microbolle e gas; le microbolle gassose sono colpite dalle onde successive, esplodendo e “danneggiando” i tessuti.

L’azione di questi due effetti comporta un aumento del flusso sanguigno (vascolarizzazione) nella zona bersaglio e provoca un’accelerazione del metabolismo.

Il corpo rilascia sostanze che stimolano la formazione di nuovi vasi sanguigni e rimuovono i fattori infiammatori. Se applicata a fratture ossee, la terapia provoca un aumento della vascolarizzazione che stimola la formazione di nuovo tessuto osseo.

Riepilogando: il corpo, stimolato, velocizza il proprio processo interno di riparazione dei tessuti e delle ossa, favorendo la guarigione.

Onde d’urto e medicina rigenerativa è nella Fisioestetica

Negli ultimi anni le indicazioni al trattamento con onde d’urto si sono ampliate anche al di fuori dell’ambito muscolo-scheletrico. La scoperta che le onde d’urto possono esercitare uno stimolo verso la rigenerazione e la riparazione dei tessuti ha ampliato l’ambito delle loro applicazioni terapeutiche anche alla medicina rigenerativa. Possono essere trattate con successo ferite e piaghe di difficile risoluzione, perdite di sostanza di origine post-traumatica (anche nei giorni immediatamente successivi al trauma), così come cicatrici dolorose di diversa origine; interessanti risultati terapeutici possono essere ottenuti anche per alcune patologie di carattere andrologico.